Si è sbloccata dunque l’impasse dovuta al veto dell’Ungheria all’ingresso a Kiev.Alle Georgia è stato attribuito lo status di Paese candidato mentre sono rimandati i negoziati con la Bosnia Erzegovina
di Emilia Morelli
“Il Consiglio europeo ha deciso di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia“, questo l’annuncio su Twitter dell presidente del Consiglio europeo Charles Michael. Si è sbloccata dunque l’impasse al vertice dei 27 capi di Stato e di governo dell’Unione, dovuta al veto dell’Ungheria di Viktor Orbán che si opponeva all’ingresso di Kiev. Al contempo alla Georgia è stato attribuito lo status di Paese candidato, che precede all’apertura dei negoziati. Le trattative con la Bosnia Erzegovina sono invece rimandate a marzo, quando “sarà raggiunto il necessario grado di rispetto dei criteri per l’adesione”. Si tratta di “un chiaro segnale di speranza per quei popoli e per il nostro continente”, ha aggiunto Michael.
Per avviare la decisione del Consiglio Europeo, era richiesta l’unanimità. Orbán, il presidente ungherese ha scelto di non presentarsi alla votazione e di astenersi dal voto, consentendo di conseguenza l’approvazione. Secondo fonti del Consiglio Ue si è trattata di un’assenza “costruttiva e prestabilita”. Ad ogni modo il presidente ungherese non ha mancato di farsi sentire successivamente sui social. Ha espresso il suo dissenso definendo l’inizio dei negoziati “una pessima decisione”, e motivo per cui l’Ungheria non ha voluto partecipare.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha celebrato l’apertura delle negoziazioni per l’adesione all’Ue da parte dell’Ucraina, descrivendola come una vittoria sia per il suo paese che per l’intera Europa. Ha reso omaggio a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo risultato nella sua dichiarazione su Twitter. Inoltre, si è congratulato con la presidente moldava, Maia Sandu.
“A fare la storia sono coloro che non si stancano di combattere per la libertà”, ha scritto Zelensky, sottolineando l’importanza di questa decisione. Anche Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha espresso la sua gioia, definendo la decisione come un “giorno che rimarrà impresso nella storia della nostra Unione”.
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha accolto con favore l’apertura dei negoziati, ringraziando l’Ue e tutti i leader coinvolti per aver mantenuto la loro parola. Questa decisione “rappresenta un nuovo inizio per l’Ucraina e per tutta l’Europa”, ha detto.
Anche la premier italiana Giorgia Meloni ha accolto con favore la notizia, sottolineando il “risultato di rilevante valore” per l’UE e l’Italia. Palazzo Chigi ha affermato che l’Italia ha giocato un ruolo chiave nel sostenere sia i Paesi del Trio orientale sia la Bosnia Erzegovina e i Paesi dei Balcani occidentali durante i negoziati complessi che hanno portato a questo risultato.
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