Potranno essere presentate le domande per accedere a Quota 103. Di seguito i requisiti e le modalità di attuazione. Attesa nei prossimi giorni una circolare Inps in cui saranno contenuti dettagli e chiarimenti oltre che il decreto ministeriale di esonero contributivo alternativo a Quota 103
di Emilia Morelli
Al via la presentazione delle domande di pensione con Quota 103. Lo si apprende da una comunicazione dell’Inps. Le domande potranno essere presentate attraverso call center e il sito internet dell’Istituto. E’ attesa, comunque, nei prossimi giorni una circolare dell’Inps in cui saranno contenuti chiarimenti e specifiche.
Stando, comunque, a quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2023 per poter accedere a Quota 103 sarà necessario che il lavoratore abbia compiuto 62 anni di età e abbia maturato 41 anni di contributi. La decorrenza della pensione non è immediata ma sarà soggetta ad un periodo “finestra”: chi ha raggiunto i requisiti nel 2022 si vedrà accreditata la pensione dal 1 aprile 2023 se è un dipendente privato oppure dal 1 agosto 2023 se è un dispendente pubblico. Chi, invece, raggiunge i requisiti dal 2023 sarà soggetto ad una finestra di tre mesi se è un dipendente privato oppure di sei mesi se si tratta di un dipendente pubblico. I lavoratori appartenenti al comparto scuola e Afam dovranno presentare domanda di cessazione dal servizio entro il 28 febbraio per accedere alla pensione all’inizio del prossimo anno scolastico o accademico.
La disciplina di Quota 103, a differenza di quanto avvenuto con Quota 100 e 102, prevede che l’importo mensile lordo non può essere superiore a 5 volte il trattamento minimo. Pertanto, chi dovesse avere diritto ad un assegno di importo superiore se lo vedrà ridotto fino al raggiungimento dei requisiti della pensione di vecchiaia a 67 anni. Quota 103, inoltre, non è cumulabile con eventuali altri redditi da lavoro autonomo e dipendente. L’unica eccezione è che si tratti di un lavoro occasionale fino a 5 mila euro lordi l’anno, in caso di superamento di tale soglia la pensione sarà sospesa per l’anno in cui si è sforato il limite e le mensilità erogate dovrebbero essere recuperate dall’Inps.
Oltre alla circolare Inps è atteso il decreto ministeriale in cui sarà data attuazione all’esonero contributivo alternativo a Quota 103. In proposito si ritiene che coloro i quali maturino i requisiti per accedere al pensionamento flessibile ma continuino a lavorare possano scegliere di non versare la loro quota di contributi previdenziali relativi a invalidità, vecchiaia e superstiti. In tale ipotesi il relativo importo viene corrisposto al lavoratore, che ottiene una busta paga netta più alta.
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