Il paziente, a cui è stato impiantato il sistema sviluppato dalla startup, è in grado di gestire un mouse di computer esclusivamente tramite il pensiero. L’annuncio è stato dato da Elon Musk
di Mario Tosetti
E’ solo di pochi giorni fa la notizia del paziente che, grazie all’innovativa tecnologia cerebrale realizzata dalla startup Neuralink di Elon Musk, è diventato capace di gestire il puntatore di un computer unicamente tramite il pensiero. Questa notizia sfondante è stata resa nota da Musk, l’ideatore del progetto, durante un incontro su X.
Il paziente in questione ha recuperato pienamente, senza riscontrare alcun effetto avverso noto causato dall’ intervento e ora ha il controllo sul mouse, è in grado di muoverlo sulla schermata semplicemente pensando ad esso. Musk è tra i co-fondatori di Neuralink, organizzazione istituita nel 2016, che afferma di aver prodotto un impianto cerebrale studiato per permettere agli uomini di utilizzare i segnali neurali per manipolare tecnologie esterne. L’obiettivo principale è a finalità mediche. L’aspirazione è migliorare le abilità umane, curare patologie neurologiche come la SLA e il Parkinson e forse, in futuro, riuscire a stabilire una relazione simbiotica tra l’essere umano e l’intelligenza artificiale.
Ma i traguardi che vuole raggiungere Musk non si limitano all’ambito scientifico. Il visionario CEO di Tesla punta a colonizzare Marte. Tuttavia, la sua azienda aerospaziale, SpaceX, fondata nel 2002, è ancora lontana dal realizzare questo sogno grandioso. Il suo enorme razzo, Starship, è incapace di raggiungere anche solo la luna.
Un progetto di tale portata richiederebbe più di diecimila lanci, ognuno dei quali potrebbe trasportare al massimo cento persone. Musk ha immaginato una frequenza di tre voli al giorno, un’impresa praticamente impossibile data la distanza tra Marte e la Terra e il ritmo di allineamento dei due pianeti. Nonostante ciò, il CEO di Tesla mantiene viva la speranza, rinvii a parte.
Il viaggio potrebbe anche rappresentare un valore simbolico più che pratico. Musk una volta dichiarò: «Marte non è per le persone ricche, è per esploratori che probabilmente moriranno. Potresti non tornare vivo, ma è un’avventura gloriosa». Tuttavia, nulla di concreto emerge sui piani effettivi per il viaggio, nessuna stazione spaziale ha presentato un piano dettagliato.
Sebbene il potenziale di un viaggio su Marte faccia sognare, la realtà è che una missione su Marte richiederebbe almeno 30 mesi, compreso il viaggio di andata e ritorno. Inoltre, l’esplorazione prolungata della luna è ancora in corso, lasciando aperto il questionamento sulla fattibilità dell’impresa su Marte.
Infine, prima di colonizzare Marte, bisognerà affrontare ostacoli significativi come un ambiente inospitale, temperature molto basse e l’assenza di un campo magnetico per proteggere dall’irradiamento. Tuttavia, il sogno della colonizzazione di Marte persiste, alimentato dalla visione intraprendente e talvolta fantascientifica che Elon Musk ha per il futuro della specie umana.
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