Alice Weidel, leader del partito di estrema destra tedesco Alternative für Deutschland (AfD), ha dichiarato la sua intenzione di organizzare un referendum sulla ‘Dexit’, la possibile uscita della Germania dall’Unione Europea. Questa proposta arriva durante un periodo di crescenti proteste contro l’AfD e le sue politiche, nonostante le quali il partito resta fermo nelle sue posizioni. Tuttavia, un recente sondaggio rivela che solo il 10% dei tedeschi supporterebbe tale mossa
di Mario Tosetti
Dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la cosiddetta ‘Brexit’, potrebbe essere il turno della ‘Dexit’. Questo è almeno il desiderio di Alice Weidel, leader dell’Alternative für Deutschland (AfD), il partito di estrema destra tedesco. Weidel ha manifestato l’intenzione di promuovere un referendum per l’uscita della Germania dalla UE. Tutto ciò avviene in un periodo di grande tumulto nel Paese, con centinaia di migliaia di cittadini che protestano contro il partito AfD e le sue posizioni, in particolare sui piani per una deportazione di massa di migranti. Nonostante le proteste, l’AfD non sembra intenzionato a cambiare le strategie.
In un’intervista con il Financial Times, Weidel ha elogiato l’azione della Brexit come “assolutamente corretta” e ha dichiarato che lavorerà per realizzare un’analoga uscita dalla UE anche in Germania.
Weidel si riferisce alla Dexit come “un modello per il nostro Paese”, sostenendo che sia necessaria una riforma dell’Unione Europea per ridurre il “deficit democratico” e limitare il potere della Commissione Europea, da lei descritta come “un esecutivo non eletto”. Sottolinea, tuttavia, che se una riforma si dovesse rivelare impossibile, “dovremmo lasciare il popolo a decidere, proprio come ha fatto la Gran Bretagna”.
Nonostante l’affermazione forte di Weidel, l’idea non sembra riscuotere grande sostegno tra i cittadini tedeschi. Secondo un sondaggio condotto dalla Konrad Adenauer Stiftung, un think tank affiliato al partito CDU, solo il 10% dei tedeschi sarebbe favorevole a una ‘Dexit’.