Il segretario di Stato USA, Antony Blinken, ha incontrato il Presidente dell’Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, discutendo le strategie per affrontare l’estremismo violento nella regione e accelerare l’aiuto umanitario. Nonostante l’apparente sostegno USA per la creazione di uno Stato palestinese, l’incontro è stato teso, con disaccordi circa la riscossione delle imposte doganali e arresti in corso in Bahrein
di Mario Tosetti
La guerra continua inarrestabile, con continue azioni di combattimento e bombardamenti. Non si placano le perdite: quattro membri della Mezzaluna Rossa palestinese ed altri due giornalisti sono stati uccisi.
In questo caotico scenario, il 10 gennaio il segretario di Stato USA, Antony Blinken, ha tenuto un incontro con il presidente Mahmoud Abbas, rappresentante dell’Autorità nazionale palestinese che mantiene un controllo parziale sulla Cisgiordania.
Il dipartimento di Stato USA ha confermato che durante il faccia a faccia a Ramallah, all’interno dei territori occupati della Cisgiordania, è stato dibattuto il ruolo degli USA nel gestire l’estremismo violento nel territorio, tentare di limitare le perdite civili nella Striscia di Gaza e coordinare i soccorsi umanitari.
Da quanto riportato dalla Reuters, emerge che la discussione ha incluso anche il tema delle riforme amministrative a favore del popolo palestinese. Blinken avrebbe riaffermato l’appoggio USA per “misure concrete” mirate alla creazione di uno Stato palestinese.
Dopo l’incontro, si dichiara che Blinken si è diretto verso il Bahrein per un ulteriore visita non preannunciata, dando così termine al suo quarto giro diplomatico nella regione, rivolto a prevenire l’ulteriore escalation del conflitto.
Tuttavia, l’incontro tra Blinken e Abbas ha avuto i suoi momenti di tensione. Secondo le fonti di Sky News Arabia, la discussione è stata caratterizzata da forti contrasti. Un punto di frizione riguardava le tasse doganali non distribuite da Israele all’Anp.
Il governo israeliano tiene le redini delle entrate fiscali riguardanti importazioni/esportazioni in rappresentanza dell’Autorità, ma al momento il denaro viene trattenuto integralmente da Israele. Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha affermato con risolutezza che non sarà permesso alcun trasferimento di denaro a Gaza attraverso l’Autorità Palestinese.
La tensione non ha risparmiato nemmeno le strade di Ramallah, dove una protesta pacifica contro la visita di Blinken è degenerata in violenti scontri con la polizia antisommossa.
Riguardo al conflitto, Abbas, citato da Wafa, ha sottolineato a Blinken che Gaza rappresenta un capitolo fondamentale nelle aspirazioni alla sovranità palestinese e non dovrebbe essere isolata dopo il conflitto con Hamas. Abbas ha ribadito che i palestinesi non devono essere allontanati da Gaza o dalla Cisgiordania occupata da Israele.
Il presidente dell’Anp ha anche fatto pressioni per la “chiamata ad una conferenza di pace internazionale atto a porre fine all’occupazione israeliana del territorio dello Stato di Palestina, proponendo Gerusalemme Est come capitale, per costruire una pace duratura e garantire sicurezza per tutti”.
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