La questione dell’immunità presidenziale si è fatta strada negli ultimi tempi, dato che. a breve una corte d’Appello dovrà pronunciarsi sulla questione se Trump sia immune dall’accusa di aver tramato un complotto per capovolgere i risultati delle elezioni del 2020
di Corinna Pindaro
Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, ha scritto un post contenente un’affermazione provocatoria sul social media Truth. Trump sostiene che se non gli viene concessa l’immunità presidenziale, nemmeno l’attuale presidente Joe Biden dovrebbe godere di tale privilegio.
La questione dell’immunità presidenziale si è fatta strada negli ultimi tempi, dato che a breve una corte d’Appello dovrà pronunciarsi sulla questione se Trump sia immune dall’accusa di aver tramato un complotto per capovolgere i risultati delle elezioni del 2020. In previsione dell’udienza, Trump ha temporaneamente abbandonato il suo golf club in Virginia per presenziare al dibattimento.
La partecipazione di Trump all’udienza è stata interpretata come un tentativo di sfruttare l’occasione per guadagnare favore nei media. E in effetti, l’avvicinarsi delle primarie in Iowa del 15 gennaio rende questo tentativo ancor più opportuno.
Trump ha deciso di affrontare personalmente la questione facendosi rappresentare dall’avvocato John Sauer per discutere contro il rappresentante del procuratore speciale Jack Smith, James Pearce.
In questa lite legale, i legali di Trump stanno cercando di stabilire la piena immunità penale del loro cliente riguardo a qualsiasi “azione ufficiale” intrapresa durante il suo mandato presidenziale. Sostengono, inoltre, che Trump è già stato assolto nell’ambito del procedimento di impeachment per il suo presunto coinvolgimento nell’assalto al Congresso, e che un nuovo processo violerebbe la regola contro il doppio processo.
Nel frattempo, l’ufficio del procuratore speciale Jack Smith controbatte l’affermazione di Trump, sostenendo che l’immunità presidenziale si estende solo ai casi civili e non può essere estesa ai procedimenti penali. : “Non ci sono precedenti storici a sostegno delle ampie rivendicazioni di immunità dell’imputato”, si legge nella mozione di Smith che cita il fatto che Richard Nixon abbia chiesto ed ottenuto la grazia dopo essersi dimesso dalla presidenza a seguito dallo scandalo Watergate come prova del “consenso legale sul fatto che un ex presidente possa essere processato una volta terminato il mandato”.
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