L’assistenza sanitaria sarà revocata al Cardinale statunitense Raymond Burke, che ha recentemente ricevuto due lettere dalla Santa Sede affermando ufficialmente l’aumento dell’affitto per il suo appartamento vaticano e la revoca del suo stipendio cardinalizio
di Carlo Longo
Il Cardinale Burke, spesso criticato da Papa Francesco, che lo considera un “nemico” e lo accusa di aver abusato dei suoi privilegi per danneggiare la Chiesa, si troverebbe in una situazione precaria. Ha ricevuto due raccomandate in cui gli si comunica un aumento del canone di affitto, che equivale a uno sfratto di fatto. Senza un stipendio mensile, non avrebbe il diritto a un sostentamento pensionistico né all’assistenza sanitaria.
Attualmente, nonostante le circostanze, Burke continua a lavorare come membro del Supremo Tribunale della Signatura Apostolica e del Dicastero per la canonizzazione dei Santi, come riportato dal Catholic Herald. Per questo ruolo, ha ricevuto un “stipendio cardinalizio”, precedentemente conosciuto come “piatto”, che ammontava a circa 5000 euro al mese fino alla sua morte. Come recentemente rivelato dal biografo di Papa Francesco, Austen Ivereigh, il Pontefice ha deciso di revocare i privilegi del Cardinale Burke, accusandolo di averli sfruttati contro la Chiesa.
Non si tratta solo dei privilegi finanziari, ma anche dell’accesso al Fondo Assistenza Sanitaria (FAS), un’organizzazione che fornisce assistenza sanitaria a tutti i dipendenti della Santa Sede, siano essi religiosi o laici, in attività o in pensione. Burke, 75 anni, dovrà quindi occuparsi autonomamente di qualunque necessità medica gli si presenti. Di fronte a queste potenziali conseguenze, il Catholic Herald ha cercato di contattare il portavoce vaticano Matteo Bruni, ma finora non ha ricevuto alcuna risposta.
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