Scontro all’interno dell’UE sui fondi per l’Ucraina dopo l’approvazione dei negoziati per l’adesione. Il disaccordo coincide con la revisione del bilancio dell’UE, che coinvolge tutti i 27 stati membri, spingendo il bilancio in stallo. Il Presidente francese Macron chiede al collega ungherese Orban di agire “in modo europeo”
di Carlo Longo
L’Ucraina è diventata un punto cruciale nella discussione sulla revisione del bilancio dell’Unione Europea. Il presidente ungherese Orban si oppone all’inclusione dei fondi destinati a Kiev nel budget comune, una decisione che mette a rischio l’approvazione del bilancio dall’intero consiglio. Di fronte alla resistenza di Orban, il presidente francese Emmanuel Macron ha sollecitato il suo omologo ungherese ad agire “in modo europeo”, sottolineando le responsabilità che derivano dal rispetto reciproco all’interno del consiglio. Macron ha anche aperto al dialogo con Putin, purché siano rispettate le norme del diritto internazionale. “Non ho cambiato numero di telefono: se Putin ha delle proposte sono pronto ad ascoltarlo”, ha detto il numero uno dell’Eliseo.
Paolo Gentiloni, Commissario UE, ha definito “grave” il rinvio del bilancio, sottolineando l’importanza del sostegno economico all’Ucraina. Gentiloni evidenzia che questo riflette le politiche industriali e di difesa comune, così come l’importanza di ridisegnare l’architettura internazionale. Riferendosi alla necessità di sostenere l’Ucraina, ha affermato, “è necessario per evitare le minacce che incombono sull’Europa, perché o capiamo che ‘oggi in Ucraina, domani in Europa’ o commettiamo un errore enorme.”
Il Cremlino, d’altra parte, considera l’adesione dell’Ucraina all’UE una prospettiva lontana. Secondo Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, né l’Ucraina né la Moldavia rispettano i rigorosi criteri richiesti dall’UE. Le azioni dell’UE sono viste come un puro sostegno politico, più che un passo verso l’integrazione.
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