L’aereo Flight100, segna un passo avanti significativo nel settore dell’aviazione, poiché le compagnie aeree cercano di ridurre le loro emissioni per rispettare gli obiettivi di neutralità carbonica
di Carlo Longo
Un aereo passeggeri Virgin Atlantic, alimentato interamente da carburante per aviazione sostenibile (SAF), ha segnato storia nell’industria aeronautica, partendo da Londra verso New York. Martedì 28 dicembre, alle 11:30 di mattina, il volo, partito dall’aeroporto di Heathrow, ha segnato un nuovo traguardo nel tentativo delle compagnie aeree di minimizzare le proprie emissioni di carbonio fino al 70%.
Il SAF impiegato per alimentare l’innovativo velivolo è una miscela di oli alimentari usati, grasso animale di scarto e una piccola percentuale di cherosene sintetico derivato dal mais.
A bordo del rivoluzionario volo vi erano personalità di spicco come Richard Branson, fondatore miliardario della Virgin Atlantic, l’amministratore delegato Shai Weiss e il ministro dei trasporti britannico, Mark Harper. Il volo, senza passeggeri paganti e merci a bordo, è atterrato all’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York alle 14:40, ora locale.
Conosciuto come Flight100, l’innovazione in tema di aviazione è arrivata alla vigilia dei colloqui sul clima COP28 a Dubai. Il SAF è attualmente utilizzato nei motori dei jet come parte della miscela con il cherosene tradizionale. Tuttavia, dopo indagini e test di terra di successo, la Virgin, insieme ai partner Rolls-Royce, Boeing, BP ed altri, hanno ricevuto il via libera per volare utilizzando solo il SAF.
Numerose compagnie aeree europee, come la stessa Virgin, la British Airways e l’Air France, hanno espresso l’intenzione di implementare l’uso del SAF al 10% entro il 2030. Nonostante ciò, i piccoli volumi di SAF e il suo elevato costo, circa tre-cinque volte superiore a quello del carburante standard per aerei, rendono questa meta ambiziosa.
A tal proposito, nel mese di ottobre, l’amministratore delegato di IAG ha avanzato perplessità riguardo la disponibilità del SAF nel 2025, come proposto dall’Unione Europea. L’organizzazione ambientalista Stay Grounded ha etichettato l’intera operazione come “greenwashing”, considerando il tutto alla stregua di una subdola strategia di marketing.
Da altro punto di vista, invece, il settore aeronautico si augura che l’impresa della Virgin Atlantic evidenzi l’urgenza di un sostegno governativo per rendere il SAF più accessibile.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati