Nel 2022 hanno usufruito del bonus 425 mila bambini, si tenga presente che nella maggior parte dei casi le famiglie hanno scelto strutture pubbliche tranne al sud Italia dove non solo il servizio offerto dai privati appare migliore ma vi è seria difficoltà di reperire posti disponibili. Non a caso quello degli asili nido è uno dei nodi del Pnrr
di Corinna Pindaro
Anche quest’anno è possibile usufruire del bonus asili nido introdotto nel 2017 per sostenere i redditi delle famiglie e, in un certo senso, incentivare la natalità. Nel 2022 sono stati 425 mila i beneficiari, si tratta del 50% in più rispetto al 2019. Probabilmente ad incidere positivamente è stata la semplificazione della procedura di accesso al bonus. Adesso per presentare la domanda è sufficiente un’autocertificazione e si sono ridotti i tempi medi per la liquidazione delle rate che, nel sistema attuale avviene in automatico. Resta sempre e comunque il controllo dell’Inps sulle istanze autocertificate.
Il dato rilevante è che, secondo la ricerca dell’Inps, che arriva fino a Maggio 2023, l’importo del bonus appare aumentato. Si tenga presente che l’importo concreto varia a seconda della zona geografica e del tipo di asilo nido scelto dalla famiglia. Nel 2022 l’importo medio del bonus è stato di 213 euro per quanti hanno frequentato una struttura privata.
Il bonus varia in funzione dell’Isee minorenni e diversamente da quanto accade per l’Assegno unico, non è previsto per il bonus nido un meccanismo di adeguamento all’inflazione sia delle soglie sia degli importi. Soglie e importi che, ricordiamo, dal 2022 sono pari a 272,73 euro per 11 mensilità per la prima fascia Isee (fino a 25mila euro), a 227,27 euro per la seconda fascia Isee (sopra i 25mila euro fino a 40mila euro) e ridotto a 136,37 euro per la fascia Isee più alta sopra i 40mila euro. Guardando gli importo dal punto di vista della collocazione geografica la Sardegna che ha il bonus nido medio più elevato (privato) con 233 euro mensili, mentre gli importi mensili medi più bassi sono in Trentino Alto Adige con un importo di 185 euro. Nel pubblico il valore medio più elevato è in Veneto con 216 euro e quello più basso con 164 euro in Sicilia.
Secondo i dati dell’Istituto della previdenza nel 2022 la scelta del 53% dei bambini beneficiari del bonus è ricaduta su strutture pubbliche. A ben vedere la maggior parte delle famiglie che ha scelto asili nido privati sono al sud Italia. La ragione di questa scelta risiede non solo nel miglior servizio offerto ma anche perchè è tangibile la carenza di posti disponibili nei nidi e nei servizi integrativi pubblici. Uno degli obiettivi e dei nodi del Pnrr, non a caso, è proprio l’aumento degli asili nido.
Per quanto riguarda l’analisi Inps ha focalizzato l’attenzione sull’impatto del bonus sui costi delle famiglie. Il rapporto tra quanto pagato e quanto percepito come bonus determina una copertura del 59.7% e del 70,5% per le strutture pubbliche. percentuale che potrebbe arrivare in questo secondo caso anche al 100% alla luce del fatto che il bonus asilo nido è integrabile con altri sostegni erogati da Enti, comuni e altro fino a totale capienza della rata pagata dal genitore.
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