Sul peschereccio, affondato nelle acque della Grecia, sembra vi fossero circa 750 persone. Sono 104 i sopravvissuti mentre continuano senza sosta le ricerche. Ue: “Si tratta del più grande disastro nel Mediterraneo”
di Corinna Pindaro
Sono 104 i migranti sopravvissuti al naufragio nel Sud del Peloponneso, mentre il numero dei morti accertati è di 78 persone. Ma i dispersi sono centinaia, secondo la ricostruzione dei naufraghi a bordo dell’imbarcazione c’erano circa 750 persone, e il dato ancora più agghiacciante è che sembra ci fosse un gran numero di bambini, circa cento nella stiva.
Il disastro è avvenuto all’alba dello scorso 14 giugno quando un peschereccio che trasportava migranti si è rovesciato nelle acque della Grecia all’alba, a circa 75 chilometri a Sud-Ovest della regione meridionale del Peloponneso. “Avevamo allertato la Guardia Costiera ellenica alle 16:53 per questa imbarcazione in difficoltà, poiché le persone ci avevano chiamato per chiedere aiuto. Le autorità greche, e a quanto pare anche quelle italiane e maltesi, erano già state allertate diverse ore prima. Le autorità greche e le altre europee erano ben consapevoli di questa imbarcazione sovraffollata e inadeguata. Non è stata avviata un’operazione di salvataggio” ha denunciato Alarm phone.
Tempestivamente o no ma le autorità greche hanno iniziato le operazioni di ricerca e salvataggio che proseguono tutt’ora. Sei navi della guardia costiera, una fregata della marina, un mezzo di trasporto militare e un elicottero dell’aeronautica hanno partecipato alla ricerca di altri dispersi. Si ritiene che l’imbarcazione aveva lasciato l’Egitto vuota prima di imbarcare i migranti a Tobruk, città portuale nella Libia orientale, ed era diretta in Italia.
I relativamente pochi superstiti sono stati trasferiti in una struttura di accoglienza a Malakasa, a nord di Atene. I sopravvissuti sono uomini, per lo più siriani ed egiziani, una minoranza di pachistani e palestinesi Tra loro ci sono alcuni minori che saranno trasferiti prima nel campo di accoglienza per completare le procedure di identificazione e poi verranno ospitati in alcune strutture minorili.
Sono stati arrestati i nove presunti scafisti egiziani sono stati arrestati. Tra questi vi è anche il capitano della nave che si è capovolta prima di affondare. “Non abbiamo ancora tutte le informazioni di quello che è successo, ma sembra essere la tragedia più grande nel Mediterraneo”, ha detto la commissaria Ue per gli Affari interni, Ylva Johansson.”I trafficanti che mettono queste persone su queste barche non le stanno mandando verso l’Europa, le stanno mandando verso la morte. E’ assolutamente necessario impedirlo”, ha aggiunto la commissaria.
Intanto si è riunito il gruppo di contatto di ricerca e soccorso Sar dell’Unione europea, “rilanciato dalla Commissione per aiutare gli Stati membri in vista delle tragedie, ma anche in vista della necessità di garantire pratiche comuni per lo scambio di informazioni e per garantire la prevenzione delle perdite di vite umane”, ha fatto sapere la portavoce della Commissione europea Anitta Hipper.
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