Le operazioni sono state tutte compiute e ora Ubs è divenuta un vero e proprio gigante con un bilancio di 1.600 miliardi di dollari
di Carlo Longo
L’acquisizione da parte di Ubs di Credi Suisse, disposta per salvare la banca lo scorso 19 marzo, è stata portata a termine e formalizzata ufficialmente. A dare la notizia è la stessa banca svizzera che in una nota firmata dal ceo Sergio Ermotti e dal presidente Colm Kelleher. ha esplicitamente fatto sapere: “abbiamo concluso l’acquisizione legale di Credit Suisse”. “L’obiettivo è garantire stabilità e i servizi di Credi Suisse continueranno ad essere forniti senza interruzioni e come di consueto”, prosegue la nota.
Per quanto riguarda i risvolti concreti a seguito dell’ acquisizione Ubs è divenuta un vero e proprio gigante svizzero con un bilancio di 1.600 miliardi di dollari e una maggiore forza nella gestione patrimoniale. “Questo è l’inizio di un nuovo capitolo per Ubs, per la Svizzera come centro finanziario e per l’industria finanziaria globale”, hanno sottolineato Ermotti e Kelleher.
L’acquisizione di Credit Suisse, dall’altro lato, pone fine ai 167 anni di indipendenza della banca. Credit Suisse ha visto la sua situazione deteriorarsi rapidamente dopo il fallimento della Silicon Valley Bank a metà marzo. Nell’ambito del piano di salvataggio messo in atto dalle autorità svizzere il 19 marzo, Ubs ha accettato di rilevare l’ex rivale per 3 miliardi di franchi svizzeri, dopo aver ottenuto sostanziali garanzie finanziarie dalla Confederazione e dalla Banca Nazionale.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati