Redazione

Il Napoli è campione d’Italia. Pareggiando 1 a 1 con l’Udinese in trasferta, la squadra di Aurelio de Laurentis si aggiudica il terzo titolo della sua storia, interropendo un dugiuno che durava da 33 anni cioè dall’era di Diego Maradona, l’eroe più amato, il mito mai dimenticato. Al termine di una partita avvincente, partita in salita, col vantaggio dei padroni di casa, al fischio dell’arbitro la gioia è esplosa ad Udine e a Napoli dove decine di migliaia di persone si sono riversate per strada a festeggiare.

Allo stadio Diego Maradona, il tempio del calcio partenopeo, gremito, anche solo per vedere la partita sui maxi schermi, fino all’inverosimile il Presidente de Laurentis pico dopo la fine della partita ha ringraziato i tifosi è ha promesso l’apertura di un ciclo che porti ancora lo scudetto e anche la Champions League. “E’ la vittoria del gruppo”, ha detto il presidente. “Si riparte da qui – ha detto il Patron – si riparde da Spalletti”.

Pellegrinaggio anche sotto il murales dedicato a Maradona e festi folli, come da tradizione, negli spogliatoi e in tutta la città. Luciano Spalletti misurato come al solito ha spiegato che “la felicità è fugace: ora abbiamo una responsabilità enorme che è difendere la felicità dei napoletani”.

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