Due droni hanno colpito il  Cremlino. Secondo Mosca si è trattato di un attentato alla vita di Putin, il quale però è uscito completamente illeso non trovandosi nella residenza. Mosca minaccia ritorsioni, l’Ucraina smentisce la paternità del gesto

di Emilia Morelli

Due droni hanno cercato di attaccare il Cremlino nella notte tra il 2 e il 3 maggio. Le fonti di Mosca nn hanno dubbi: si è trattato di un attentato ucraino, non riuscito, che mirava a colpire il presidente russo Vladimir Putin che però in quel momento non era nella sua residenza ed è quindi uscito illeso dall’attentato. “Un attacco terroristico pianificato e un attentato alla vita del Presidente russo”, questo il commento del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Le immagini dell’attacco hanno rapidamente fatto il giro del mondo, in un video circolato su telegram, e ripreso dalle testate russe, mostra un oggetto bianco precipitare verso la cupola del Cremlino e poi un fascio di luce rossa. La didascalia al video recita: “Il momento dell’attacco”, “Moment udara”.

L’ufficio stampa del Cremlino, ripreso dall’agenzia Ria Novosti, ha fatto sapere che i due droni sono stati immediatamente neutralizzati dai sistemi elettronici di difesa aerea. Alcuni frammenti sarebbero però caduti all’interno del territorio del complesso presidenziale, senza provocare alcun ferito.

A fronte dell’attacco se da un lato il sindaco di Mosca, Serghey Sobyanin, ha disposto il divieto di sorvolo di droni sulla capitale, dall’altro si assiste alla minaccia di violente ripercussioni da parte della Russia. “E’ ora di lanciare un attacco  missilistico contro la residenza di Zelensky a Kiev”, ha dichiarato un  deputato russo, Mikhail Sheremet,  che ha aggiunto, “I terroristi si sono stabiliti a Kiev, con loro i negoziati sono  inutili. Devono essere solo distrutti, rapidamente e senza pietà. E’  ora di lanciare una attacco missilistico contro la residenza (del  presidente ucraino Volodymyr) Zelensky a Kiev”.

L’Ucraina, dal canto suo, ha immediatamente smentito la paternità dell’attacco. “Naturalmente l’Ucraina non ha nulla a che fare con gli attacchi con i droni al Cremlino”, ha fatto sapere  Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un comunicato ai giornalisti.

Addirittura c’è chi in Ucraina ritiene che l’attacco con i droni sia solo una montatura. “Un’altra minaccia dal Cremlino, All’inizio della guerra ha tentato varie volte di assassinate Volodymyr Zelensky e non ha detto nulla. Quanto possiamo credere alle informazioni russe in merito ai presunti attacchi con droni ucraini al Cremlino? Dopo anni di menzogne e provocazioni?’, ha scritto in un tweet l’ex portavoce di Zelensky Iuliia Mende.

Il presidente ucraino appare concentrato più che sull’attacco su quanto accade sul campo di battaglia. “L’Ucraina lancerà “presto” la controffensiva contro le forze russe”, ha affermato Volodymyr Zelensky in visita istituzionale in Finlandia.  Nel corso della conferenza stampa si è anche detto sicuro che Kiev verrà rifornita di moderni aerei da guerra.
Il leader ucraino ha poi aggiunto che uno dei motivi della sua visita ad Helsinki è la volontà dell’Ucraina di diventare membro della Nato.

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