Il gruppo Wagner ha messo una taglia di 15 milioni di dollari su Crosetto. Lo rivela il ministro sulla base di una segnalazione dei servizi di intelligence. L’entità delle minacce per ora non ha reso necessario l’aumento della scorta
di Mario Tosetti
In passato c’è stato un battibecco tra il ministro della Difesa Guido Crosetto e il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa Dmytri Medvedev. In quell’occasione l’ex presidente russo lo aveva definito “uno sciocco ignorante”. Nulla, però, a che vedere con quanto sta accadendo adesso. Il gruppo Wagner ha messo una taglia sulla testa di Crosetto di 15 milioni di dollari. Lo aveva fatto sapere lo stesso ministro qualche giorno fa, appresa la notizia da una segnalazione dei servizi di intelligence italiani, e la conferma è arrivata dal giornale “Il Foglio”. Ad ogni modo la gravità delle minacce, per ora non ha reso necessario aumentare la scorta del ministro.
La decisione del gruppo Wagner sembra doversi addebitare alla dichiarazione di Crosetto che accusa i mercenari russi di una strategia ibrida che utilizza strumentalmente i flussi migratori dall’africa. “L’ aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane è anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner (mercenari al soldo della Russia) sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani”, ha dichiarato il ministro della Difesa.
La risposta di Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner, che ha preceduto la notizia della taglia, sembrava in realtà voler chiudere la questione: “Crosetto dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere. Noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci”. In questa occasione il capo del Wagner ha appellato Crosetto come “mudak”, colorito insulto russo con significati che vanno da sterco ad idiota. Si sarebbe trattato, a quanto si apprende soltanto del primo passo di un’escalation verbale dai risvolti per ora oscuri.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati