Dal rilascio della Carta d’Identità alle autodichiarazioni di smarrimento, dalla patente nautica ai certificati giudiziari: questi sono solo alcuni dei servizi a cui i cittadini potranno accedere attraverso uno sportello unico. Polis, il progetto di Poste vale 1,12 miliardi di euro, sarà finanziato con 800 milioni attraverso il piano complementare del Pnrr e per il resto da Poste
di Emilia Morelli
Uno sportello unico al servizio dei cittadini per poter accedere ad una serie di servizi della Pubblica Amministrazione, attualmente sparsi in vari uffici. Questo, il nuovo progetto di Poste Italiane “Polis- la Carta dei servizi”. I primi 18 sportelli apriranno entro marzo, per poi arrivare a realizzare lo sportello unico in 6.933 uffici postali in comuni con meno i 15 mila abitanti. Nasceranno, inoltre, 250 sedi di co-working.
Sono numerosi i servizi a cui i cittadini potranno accedere tramite Polis: la richiesta di carta identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi (gestiti dal ministero dell’Interno); richiesta di riemissione di codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie catastali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili (gestiti dall’Agenzia delle Entrate); certificati giudiziari (ministero della Giustizia); Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica (Inps); rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente (ministero per le Infrastrutture). Nei Comuni presso i quali saranno realizzati questi sportelli unici basterà recarsi presso l’ufficio postale per poter richiedere questi servizi.
Si tratta di un progetto molto importante in ottica di semplificazione della PA ed ha un valore di 1,12 miliardi di euro, sarà finanziato con 800 milioni attraverso il piano complementare del Pnrr e per il resto da Poste.
“In molti comuni davanti agli uffici postali abbiamo ampie aree: intendiamo dedicarle a spazi sociali. All’esterno degli uffici installeremo armadi digitali con i quali erogare servizi con un’operatività 24 ore su 24”, ha spiegato Giuseppe Lasco, condirettore generale di Poste. Accanto agli uffici postali, infatti, troveranno posto colonnine di ricarica, per un piano complessivo di 5mila postazioni.
“Il nostro obiettivo è guidare la transizione digitale del Paese fornendo assistenza ai clienti, con personale dedicato. Sono circa 11 milioni le persone che hanno bisogno di essere supportate, di questi, 6 milioni hanno più di 65 anni. Gli uffici postali sono per i Comuni più piccoli spesso l’unico presidio istituzionale”, ha affermato l’ad Del Fante.
Il progetto ha anche un’altra direttrice di sviluppo, dedicata agli spazi di co-working. Poste ha messo a disposizione 250 siti in immobili di pregio situati nel centro di medie e piccole città: la società investirà 200 milioni per questi spazi di lavoro, che saranno interconnessi tra le varie città.
L’avvio del piano è stato presentato dal vertice di Poste Italiane, guidata da Matteo Del Fante, presso la Nuvola dell’Eur a Roma, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in onore del quale il coro delle Voci Bianchi di Santa Cecilia ha cantato l’inno nazionale, della premier Giorgia Meloni e altri esponenti del governo oltre che i sindaci dei comuni coinvolti.
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