Stiamo assistendo ad un nuovo aumento dei contagi, l’11,4% in più rispetto alla scorsa settimana. Intanto la Federazione Ordini Farmacisti Italiani lancia un vero e proprio allarme sulla carenza dei medicinali in farmacia per fare fronte tanto al covid quanto alle malattie stagionali
di Carlo Longo
Nuovo aumento di casi di Covid e conseguenti decessi. Il bollettino settimanale del ministero della Salute rileva che dal 30 dicembre al 5 gennaio ci sono stati 135.990 nuovi casi positivi, l’11,4% in più rispetto alla settimana precedente. E’ aumentato anche il tasso di positività di un +0,8% rispetto alla scorsa settimana raggiungendo il tasso del 15,9%. Si contano, poi, 775 decessi rilevando un aumento del +9,8%. Stabile, invece, il tasso di ricoveri in terapia intensiva al 3,2%.
A fronte di questa nuova ondata di contagi però un allarme preoccupa non poco: la carenza di alcuni farmaci anche d’uso comune e stagionale. Mancano, infatti, antinfiammatori, antipiretici, antibiotici, medicinali contro l’ipertensione e l’epilessia e addirittura alcuni antitumorali. Lo ha spiegato il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani, Andrea Mandelli, che rivolgendosi ai cittadini li ha esortati a “non ricorrere a inutili scorte o accaparramenti di farmaci già carenti”.
Mandelli ha spiegato che l’irreperibilità dei farmaci “è dovuta da una parte alla carenza dei principi attivi più richiesti, per la notevole diffusione delle tipiche malattie stagionali e del Covid – come ibuprofene, paracetamolo e amoxicillina -, e dall’altra anche alle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie necessarie al confezionamento di tutti i farmaci e medicinali, come l’alluminio per la chiusura dei blister”.
Tuttavia, la Federazione Ordini Farmacisti Italiani aveva già immaginato questa situazione “e si è prontamente attivata affinché le circa 2mila farmacie italiane in grado di realizzare preparati galenici, avessero tutti gli strumenti per attivarsi e sopperire alle carenze esistenti, in primis di farmaci antinfiammatori pediatrici a base di ibuprofene. I farmacisti restano un punto di riferimento competente e sempre disponibile per informare e orientare il paziente, anche sull’utilizzo di eventuali alternative terapeutiche, laddove l’irreperibilità di uno specifico medicinale dovesse perdurare”, ha aggiunto Mandelli.
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