di Mario Tosetti
Il presidente russo Vladimir Putin, ha esplicitamente dichiarato, parlando ai capi di delegazione in una riunione del Consiglio dei capi delle Agenzie di Sicurezza e Intelligence dei paesi della Csi, di essere in possesso di prove che attestano l’intenzione di Kiev di utilizzare “la cosiddetta bomba sporca per gli attacchi”. Si tratterebbe di un razzo da lanciare e poi abbattere nella zona esclusiva della centrale nucleare di Chernobyl per incolpare poi Mosca dell’accaduto. Ad aver preparato il razzo – secondo quanto sostiene Mosca – sarebbero gli specialisti dell’impresa ucraina Yuzhmash. Il modello sarebbe quello di un missile Iskander realizzato sulla base di un proiettile del sistema missilistico Tochka-U in modo da poterlo poi mostrare ai media occidentali e “convincere l’opinione pubblica della colpevolezza della Russia”, ha concluso la fonte.
Putin, nel suo discorso, ha continuato sottolineando che la diffusione di mercenari stranieri potrebbe presto divenire una minaccia per i Paesi della Csi, pertanto “è necessario sviluppare ulteriormente la cooperazione nel campo dell’antiterrorismo. In particolare, continuare lo scambio di informazioni su coloro che sono coinvolti o sospettati di attività terroristiche o estremiste, concentrare gli sforzi sull’identificazione e sul blocco dei canali di penetrazione dei terroristi sotto copertura dei flussi migratori, inclusa la ‘diffusione’ di mercenari stranieri con esperienza di combattimento, che rappresenta una seria minaccia”, ha affermato Putin.
Nell’ottica del leader del Cremlino “L’ Ucraina ha ‘di fatto’ perso la sua sovranità diventando una colonia degli Stati Uniti, ha affermato oggi Vladimir Putin. Gli Stati Uniti usano l’Ucraina come un “ariete” contro la Russia e altri Paesi della Comunità degli Stati indipendenti. Il territorio ucraino è stato trasformato in un banco di prova per esperimenti biologici militari, e ora viene riempito di armi, comprese quelle pesanti, e il desiderio del regime di Kiev di acquisire armi nucleari non viene disatteso”.
Nel discorso di Putin un passaggio è stato anche relativo alle esplosioni dei gasdotti Nord Stream “Questi atti infliggono danni colossali all’economia europea e peggiorano significativamente le condizioni di vita di milioni di persone”. Per quanto riguarda i responsabili delle esplosioni, Putin ha detto che rimane “il silenzio su chi ha commesso questi atti, su chi ha interesse in essi”.
Intanto la Russia ha compiuto oggi un’esercitazione che comprendeva “un attacco nucleare massiccio” delle sue forze strategiche in risposta ad un eventuale “attacco nucleare del nemico”, secondo quanto riferito dal ministro della Difesa Serghei Shoigu. “Tutti i missili hanno raggiunto i loro obiettivi”, si legge in un comunicato sul sito del Cremlino che specifica che il presidente Vladimir Putin ha presenziato alle esercitazioni.
Le continue minacce, le parole di Putin e le esercitazioni continuano a far crescere le preoccupazioni della comunità internazionale relative ad un’escalation nucleare. “La Nato non si farà intimidire né smetterà di sostenere l’Ucraina nel suo diritto all’autodifesa, per tutto il tempo necessario”, ha dichiarato il segretario generale Stoltenberg che ha aggiunto, “La maggior parte delle guerre finisce al tavolo del negoziato. Più forte sarà l’Ucraina sul campo di battaglia, più è probabile che si arrivi ad una soluzione politica che assicuri il prevalere dell’Ucraina come nazione sovrana e indipendente dell’Europa”.
“Abbiamo comunicato direttamente e molto chiaramente ai russi, al presidente Putin, le conseguenze” del possibile uso di un’arma nucleare, ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken a un evento di Bloomberg senza specificare chi e come avrebbe dato questa comunicazione al presidente russo. Blinken ha ribadito che gli Stati Uniti stanno seguendo la minaccia nucleare del Cremlino “molto attentamente” ma non hanno “visto alcun motivo per cambiare la nostra posizione nucleare”. Blinken ha aggiunto che le accuse russe sulla presunta “bomba sporca” che Kiev sta preparando sono “un’altra macchinazione e qualcosa che è anche il culmine dell’irresponsabilità proveniente da una potenza nucleare”.
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