di Carlo Longo
Rishi Sunak è il nuovo premier britannico, dopo la nomina a leader del Partito Conservatore Re Carlo III gli ha ufficialmente conferito l’incarico a Buckingham Palace. Sunak, di soli 42 anni, è il premier più giovane a capo del governo inglese da quasi due secoli ed è anche il primo premier proveniente da una minoranza etnica. Sunak ha, infatti, origini familiari indiane e dunque provenienti da una colonia britannica e professa la religione induista. Il nuovo premier ha, inoltre, il primato di essere il più ricco capo del governo di Sua Maestà nella storia moderna soprattutto a seguito del matrimonio con Akshata Murty, figlia ed erede di N. R. Narayana Murthy, magnate del business IT in India.
Il nuovo capo del governo entra nel pieno delle sue funzioni dopo le dimissioni di Liz Truss, a causa delle conseguenze sui mercati finanziari del piano fiscale con tagli delle tasse, e il suo obbiettivo è risollevare al più presto l’economia del Regno Unito.
“Sono qui per affrontare una profonda crisi economica. Voglio fin da subito porre rimedio agli errori commessi”, ha esordito il neo premier britannico Sunak nel suo discorso di insediamento a Downing Street, riferendosi alla gestione economica fallimentare della dimissionaria Liz Truss che lo ha preceduto. Sunak, comunque, ha dichiarato che gli intenti da cui muoveva Truss erano “giusti” ma che “sono stati commessi errori che vanno corretti con competenze e professionalità” al fina di “meritare la fiducia del Paese”. Il neo designato premier ha, inoltre, ringraziato Boris Johnson per le le sue vittorie e i suoi successi su Brexit e Covid. Tuttavia, Sunak ha specificato che la vittoria elettorale del Partito dei Tory alle ultime elezioni del 2019 appartiene, appunto, al partito e non ad un individuo.
Il nuovo premier britannico ha anche promesso di “portare compassione e dedizione nelle sfide che il Regno Unito affronta oggi”, qualità che ha già dimostrato agli inglesi quando era a capo del ministero dell’Economia in piena emergenza Covid. “Il governo che guiderò non lascerà la prossima generazione con un debito da saldare” in quanto l’intera azione sarà svolta con “integrità, professionalità e responsabilità a tutti i livelli”. Tuttavia, Sunak ha avvertito che la strada potrebbe essere in salita e che la stabilità economica potrà essere raggiunta solo in seguito a “decisioni difficili” in arrivo. Un riferimento quindi a nuove misure all’insegna dell’austerity. Inoltre Sunak ha ribadito la promessa di “riunire il Paese non con le parole ma con i fatti”.
Tra i punti cardine citati nell’agenda dell’esecutivo, Sunak ha parlato di “un servizio sanitario nazionale più forte, scuole migliori, strade più sicure, il controllo dei confini, la protezione dell’ambiente, il sostegno al miglioramento delle forze armate e la costruzione di un’economia che colga le opportunità della Brexit, in cui le imprese investano, innovino e creino posti di lavoro”.
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