Risorse mobilitate per 8 miliardi  utili a 127 milioni (+5%), premi lordi in aumento del 31% a 338  milioni. Sono questi – informa in una nota l’Ansa – alcuni dei dati dei risultati al 30 giugno  di Sace Simest. I primi sei mesi dell’anno, si legge in una nota del polo   per l’export e l’internazionalizzazione del gruppo Cdp, hanno  registrato una forte accelerata verso il raggiungimento dei  target del piano Industriale con un focus particolare sul  sostegno alle pmi con risorse mobilitate per 4,1 miliardi di  euro (+8%) con operazioni per oltre 7.000 imprese.       Il patrimonio netto di Sace è pari a 4,7 miliardi di euro  sostanzialmente stabile, mentre le riserve tecniche ammontano a  4,1 miliardi di euro (+17%). Il Roe è al 5,4% (con un aumento di  2 punti percentuali rispetto al primo semestre 2018). Il  Solvency Capital Ratio sale a 178%,(174% al 31 dicembre 2018).     “Abbiamo chiuso con soddisfazione un ottimo primo semestre –  ha dichiarato l’ad di Sace, Alessandro Decio (foto in basso) -. Nonostante il  rallentamento internazionale, stiamo procedendo con grande  efficacia nella realizzazione del nuovo piano industriale, in  totale continuità con quanto fatto in precedenza. Nel primo  semestre dell’anno abbiamo aumentato il sostegno alle piccole e  medie imprese, preparandoci a chiudere l’anno con un aumento del  40% del numero dei clienti serviti, in prevalenza pmi. Gli  investimenti fatti in ottica di semplificazione,  digitalizzazione, rete distributiva ed Education to Export, ci  stanno permettendo di svolgere in modo sempre più incisivo il  nostro ruolo, sempre nel pieno rispetto dei nostri obiettivi di  redditività e sostenibilità. Siamo soddisfatti e guardiamo con  ottimismo a un buon secondo semestre.”  In particolare degli 8 miliardi di  euro di risorse mobilitate nel primo semestre, il 48% è stato  generato dalle attività a sostegno di export e  internazionalizzazione gestite da Sace, il rimanente 52% dalle  società del perimetro. Il dato è in calo rispetto ai 9,9  miliardi di euro mobilitati del medesimo periodo dello scorso  anno, per effetto dello slittamento di alcune grandi operazioni  già deliberate ed attualmente in attesa del perfezionamento  previsto dal quadro normativo vigente, per un ammontare  complessivo di circa 4 miliardi di euro.     Relativamente alle risorse mobilitate da Sace (3,9 miliardi  di euro), si è registrata una forte accelerazione in geografie  emergenti ad alto potenziale per l’export italiano con il Medio  Oriente e l’Africa tra le geografie più dinamiche, mentre sono  diminuite le risorse mobilitate verso l’area dell’Unione  Europea. Tra i settori interessati figurano oil&gas,  infrastrutture e costruzioni e l’industria meccanica. Simest ha  mobilitato risorse per 281 milioni di euro, pari al 4% dei  volumi totali, principalmente per finanziamenti agevolati e  partecipazioni al capitale.  I servizi di factoring di Sace Fct hanno generato 1,5 miliardi  di euro di turnover (19% dei volumi totali) più 155 milioni di  crediti smobilizzati in sinergia con Sace.  Attraverso le attività di assicurazione del credito e cauzioni,  Sace Bt ha generato operazioni per 2,3 miliardi di euro, pari al  29% del totale. Sace Srv, la società di recupero crediti e  informazioni commerciali del gruppo, ha registrato un incremento  dei crediti recuperati con relativi ricavi per 1,4 milioni di  euro (+4%).