La Cina ha avviato esercitazioni militari nei pressi di Taiwan, sono stati rilevati 42 aerei e 8 navi. La Cina fa sapere che si tratta di un chiaro monito ad evitare aspirazioni indipendentiste ma Taiwan rinnova la volontà di cooperare con gli Usa
di Mario Tosetti
La visita della presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, negli Stati Uniti non è rimasta senza conseguenze. Da subito la Cina ha storto il naso, mobilitato navi e aerei, e da ultimo ha avviato delle esercitazioni che dureranno 3 giorni intorno Taiwan. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Xinhua.
Il segnale è forte e chiaro. “Queste operazioni servono come un severo avvertimento contro la collusione tra le forze separatiste che cercano l’indipendenza di Taiwan e le forze esterne e contro le loro attività provocatorie”, ha dichiarato Shi Yi, portavoce dell’esercito che ha aggiunto che l’operazione, soprannominata “United Sharp Sword”, prevede “pattugliamenti ed esercitazioni pronte al combattimento dentro e intorno allo Stretto di Taiwan, a nord, sud e est di Taiwan e sul mare e nello spazio aereo come previsto”.
Nel dettaglio, il ministero della Difesa di Taiwan ha fatto sapere di aver avvistato 8 navi da guerra e 42 aerei cinesi intorno all’isola esprimendo “solenne condanna verso queste azioni irrazionali. I media statali riferiscono di un totale accerchiamento dell’isola. Le autorità di Taipei hanno sottolineato che le esercitazioni “minacciano la stabilità e la sicurezza” dell’isola e dell’intera regione. Secondo quanto si legge in un comunicato diffuso dal ministero della Difesa di Taiwan la Cina ha “usato la visita e i transiti della presidente Tsai negli Stati Uniti come scusa per condurre esercitazioni militari, il che ha seriamente minato la pace, la stabilità e la sicurezza nella regione”.
Taiwan, però, non ha intenzione di lasciarsi intimidire e il governo ha rinnovato l’aspirazione a cooperare con gli Usa. “‘Il popolo di Taiwan ama la democrazia” e come governo di Taipei ”non vediamo l’ora di rafforzare la cooperazione con gli Stati Uniti in materia di sicurezza”, ha dichiarato la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, in risposta alle esercitazioni militari cinesi sullo Stretto. ”Vogliamo continuare a collaborare con gli Stati Uniti e con altri Paesi a difesa della democrazia e della libertà”, ha evidenziato ribellandosi esplicitamente a quelli che ha definito ”anni di espansionismo autoritario”.
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